Mi
chiamo Erica e sono nata nel 1988. Adoro
i gatti, la pioggia e stare rintanata all'ombra quando fa caldo,
porto gli occhiali sin da quando
avevo cinque anni e faccio parte con estremo orgoglio della Gloriosa
Stirpe dei Lettori. Trangugio pagine come fossero pasticcini, mi
nutro di carta e inchiostro, sono drogata di parole e ingorda di
libri. Leggere è per me un diritto fondamentale e un bisogno
primario. E adoro anche parlarne, di libri. Mi diverte, mi anima, mi
colora la giornata e mi illumina gli occhi. Chiacchierare di autori,
di stili, di personaggi... mi piace. Mi piacerebbe un giorno poter
diventare uno di quegli editori illusi e sorridenti che s'impegnano
strenuamente, con la schiena piegata sui manoscritti e la mano che
corre fervida a scrivere annotazioni a matita sui bordi dei fogli.
Intanto
penso, rimugino, cogito e qualche volta scribacchio. E penso a quanto
sarebbe bello aprire un caffè particolare, con ritratti di gatti in
uniforme appesi alle pareti coperte da una vecchia carta da parati,
morbide poltrone nelle quali sprofondare e alte librerie piene di
volumi a disposizione degli avventori.
Una
parte di me è convinta che non potrà essere felice, in futuro, se
non rimanendo a stretto contatto con tutto ciò che è libresco.
Direi
che ho detto tutto.