What Women (don't) Want

Avrei dovuto parlarne prima e avrei dovuto parlarne molto. Sicuramente avrete visto più volte dei post su questo ebook, io stessa ne ho linkati parecchi nelle ultime settimane. Eppure ancora non mi ero decisa. Giusto stamattina, forse memore della notizia letta ieri sera, ovvero la volontà di Facebook di bloccare il proliferare di messaggi d'odio, ecco, mi sono sbloccata. Non ricordo dove avevo letto questa frase, però mi è rimasta impressa, 'un mondo dove solo chi è maschio, bianco e cristiano non deve temere insulti e ritorsioni non è un mondo libero'. O qualcosa del genere, capitemi, l'ho letta un bel po' di tempo fa.
Al Salone del Libro sono stata all'incontro con la Lipperini e la Murgia. Parlavano di violenza sulle donne, di come è percepita, di come è narrata, di come è nascosta. Ieri passeggiavo per strada e ho incontrato un titolo di giornale su un uomo che maltrattava la moglie e la madre ed è finito – giustamente – in carcere. E mi sono detta che questa notizia non avrà alcun riverbero su scala nazionale, perché è 'finita bene'. Ci pensate? Solo le storie finite nel peggiore dei modi ci vengono riportate. I maltrattamenti vengono rivelati solo se culminano con la morte, tutto il resto è sotterrato.
Ora, il mio blog è prevalentemente seguito da donzelle. So che non lo farete, ma 'alzi la mano' chi ha subito molestie per strada, a scuola, sui mezzi pubblici, in discoteca. Alzi la mano chi le ha subite ripetutamente. Alzi la mano chi si è vista ridere in faccia per essersene lamentata, perché dopotutto 'è normale così', perché 'l'uomo è cacciatore' o cagate del genere. Alzi la mano chi ancora si rammarica per non aver risposto a insulti e provocazioni per evitare di finire pestata.
Non so se un uomo può capire fino in fondo. Essere donna al giorno d'oggi è un po' come essere un nero negli anni '50. In Texas. Se ti succede qualcosa, ci sarà sempre lo stronzo che verrà a dirti che te la sei andata a cercare. Magari non sei sceso dal marciapiede per lasciare il passo a un bianco. Magari avevi la minigonna corta.
Sarò franca, per me non è finito proprio niente, finché la parola Bitch non si sarà tramutata in un timoroso B-word, come è successo per 'Nigger'. Perché è incredibile come le parole 'troia' o 'puttana' diventino curiosamente universali, generiche, bombe lanciate su una qualsiasi donna, qualsiasi cosa faccia o dica o voglia.
La guerra c'è e non è tra i sessi. È tra 'gente normale' e 'teste di minchia'.
Non fingiamo che non sia così.



Ma dicevamo, What Women (don't) Want, di cui ancora non ho detto praticamente nulla. Un ebook gratuito scaricabile e sfogliabile qui, progettato dal blog Diario di Pensieri Persi in collaborazione con SpeechlessBooks. Sostiene La casa delle donne di Bologna e Zeroviolenza.it. Contiene soprattutto racconti inerenti alla violenza sulle donne, ma anche articoli e saggi scritti da giornalisti e saggisti.
Scaricatelo, leggetelo, condividetelo.
Punto.