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Però,
anche se l'argomento di questo post non è dei più tranquilli, mi
andava proprio di parlarne. Di fare due chiacchiere in proposito.
Anche perché è assai probabile che molti di voi la pensino
diversamente da me e diciamocelo, finora ho sempre adorato i momenti
di confronto. Mi piace il fatto che chi followa questo blog non si
faccia alcun problema nel notificarmi quando scrivo cavolate.
Quindi,
blog e politica.
Ecco,
nel resoconto che ho letto questa parte era raccontata assai
negativamente, come se prendere posizioni politiche su un qualche
tema fosse dannoso per il blog o fastidioso per i lettori. Ed
effettivamente non c'è dubbio che per qualche lettore lo sarÃ
anche, ma d'altronde... Ecco, specifico che la blogger cui si deve il
suddetto resoconto è una di quelle che mi garbano e che mi spiace di
non avere adeguatamente stalkerato al Salone. Il che sottolinea che,
ehi, si fan due chiacchiere. E mi sento di sottolineare ulteriormente
che 'Ehi' è stato pensato con tono da Fonzie.
Allora,
finora ho appena intaccato il tema di questo post. Abilità di
sintesi pari a zero, eh? Ecco, tanto per cominciare secondo la mia
personale concezione, dietro ogni blog c'è un blogger. Il che è
abbastanza ovvio. E questo blogger avrà pure delle idee politiche,
no? Almeno, si spera. Ci sono anche libri di cui non è possibile
parlare senza fare cenno alle proprie idee politiche. Non credo che
avrei potuto parlare adeguatamente di Sinistri o di Benni
o di Il cielo è dei potenti o di La banda degli invisibili
premurandomi di tenere ben nascoste le mie attitudini sinistroidi.
Oddio, magari volendo avrei anche potuto tentare... però perché? Se
dietro un blog c'è una persona, perché nascondere una parte – per
me – tanto importante di quella stessa persona? Quando leggo un
blog io sono interessata anche alla persona che sta dietro alle
recensioni. O almeno, a forza di leggere quello che ha da dire, alla
fine mi interesso anche a tutto il resto. E poi i libri trattano –
spesso – di questo mondo, anche da lontano. E in questo mondo, che
si voglia o no, la politica è un fattore estremamente invasivo nelle
nostre vite quotidiane.

… il
fatto che una parte di me abbia scritto quasi seriamente 'peggio
ancora' riferito all'ultima frase lo trovo un tantinello inquietante.
Ma soprassediamo.
Ora,
non che io intenda sviscerare ognuna di queste questioni, ma se mi
scappa un qualche 'porco boia' mentre vi faccio riferimento, la cosa
non mi disturba.
Così
come non mi disturba pensare che altri blogger abbiano parimenti le
loro opinioni e le esprimano liberamente, che siano opposte o
lievemente divergenti dalle mie. Anzi, a ciacolare con gente che la
pensa diversamente c'è molto più gusto. Anche perché a forza di
ripetersi soltanto 'cosa' si pensa si rischia di dimenticare 'perché'
lo si pensa. La discussione tiene svegli i neuroni, no?
Tutta
questa lunga pappardella per dire che, avendo io l'immagine di blog
più vicina a quella di chiacchierata al bar piuttosto che a quella
di pulpito, non vedo cosa ci sia di male o di fastidioso nel lasciare
penetrare un po' di politica nella discussione. Siamo persone che
dialogano, non è meglio spaziare un po'? E non è irritante quando
qualcuno apre la bocca per poi non dire nulla, frenandosi come se
temesse le altrui reazioni? Eccheddiamine, un po' di nerbo, suvvia!
Quindi,
alla fine, finalmente vi chiedo cosa ne pensate in merito. Avete mai
trovato i miei post fortemente politicizzati? E la cosa vi risulta
fastidiosa?
Vorrei
non dover scrivere queste ultime parole, ma temo mi tocchi.
'Torno
a studiare'.
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